Campane del Guibileo all’apertura della Porta Santa
Piazza San Pietro -24 dicembre 2024
33 campane della Pontificia Fonderia Marinelli sono al centro del mondo cristiano per annunziare l’ avvio
del Giubileo della Speranza. Un sogno che si avvera quello del concerto di campane in una piazza san Pietro
colma di 21.000 pellegrini che rimarrà leggendario per titolari, familiari e amici dell’antica fonderia, le
maestranze, il maestro Giulio Costanzo ed i percussionisti dell’ Orchestra Sinfonica del Molise. Ciascuna
delle campane, collocate alla base dell’ Obelisco Vaticano già dal primo mattino, nel pomeriggio ha ricevuto
la benedizione da Mons. Rino Fisichella, prefetto degli eventi giubilari. Egli stesso, nel dicembre del 2023,
aveva assistito alla nascita di quella più grande ( h. 1 metro; peso 200 chili )officiando al rito della “colata” e
benedicendo il metallo fuso. Questa campana, la prima ad immortalare nel bronzo il logo ed il motto del
Giubileo del 2025, è stata essa stessa “pellegrina” perché nel corso dell’anno ha molto viaggiato visitando
chiese e cattedrali. Sarà l’omaggio al santo Padre da parte della Fonderia Marinelli a testimonianza
indelebile dell’Evento Giubilare. La Regione Molise ha sostenuto la realizzazione del concerto di 5 campane
artisticamente decorate con i temi dell’ Anno Santo della Speranza. Tutte, insieme al carillon di 28
campane concepito da Giulio Costanzo, hanno intonato l’Inno del Giubileo, alcuni brani della tradizione
natalizia e musiche originali del docente del Conservatorio di Campobasso. Anche il maestro Tonino Delli
Quadri, veterano dei fonditori agnonesi, ha suonato alcuni noti brani.
Alle ore 19 della Vigilia di Natale, Papa Francesco ha dato il via al Giubileo della Speranza bussando più
volte sul bronzo della Porta Santa che si è “aperta” ad accogliere moltitudini di fedeli desiderosi di pace,
salute, fratellanza. Nella basilica di San Pietro erano presenti 6000 persone ma oltre 4 milioni hanno
assistito alla diretta tv. Una cerimonia solenne , un cerimoniale impeccabile, un evento storico grandioso a
cui i Marinelli hanno assistito con commozione e gioia, onorati e grati di “esserci stati”.